Superbonus, la conformità urbanistica potrebbe essere rivista

Probabile addio alla doppia conformità e certificazioni sostituite da una Cila. Le ipotesi caldeggiate dagli operatori e al vaglio del Governo per una nuova edizione di DL Semplificazioni

Il Superbonus potrebbe essere modificato ancora. L’obiettivo è massimizzare l’avvio dei lavori, che rischiano di rimanere solo sulla carta a causa delle complicazioni burocratiche. Definita la meta, resta da tracciare il percorso. Le modifiche potrebbero arrivare con un nuovo Decreto Semplificazioni, che il Governo dovrebbe predisporre contestualmente al nuovo Piano di Ripresa e Resilienza per aumentare la capacità di spesa delle risorse del Recovery Fund. Le misure in arrivo toccheranno molto probabilmente le regole per attestare la conformità urbanistica, i requisiti degli interventi e l’orizzonte temporale delle agevolazioni.

Superbonus 110% | Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano

Superbonus e conformità urbanistica, basterà una Cila?

Una delle ipotesi di semplificazione per non scoraggiare i lavori e ridurre i tempi per l’avvio dei cantieri, è agire sul momento della certificazione di conformità urbanistica richiesta per la presentazione del permesso di costruire o la presentazione della Cila. La certificazione di conformità potrebbe essere sostituita da una Cila o completamente assorbita dalle asseverazioni sul rispetto dei requisiti tecnici e la congruità delle spese, redatte dai professionisti per ottenere il Superbonus. Sia la Rete delle professioni tecniche sia i costruttori edili hanno sottolineato che i tempi per ottenere una certificazione di conformità urbanistica sono lunghi e incompatibili con l’esigenza di avviare presto e senza intoppi il maggior numero di cantieri per la riqualificazione energetica e la sicurezza antisismica degli edifici. Il nuovo Decreto Semplificazioni, o la norma in cui confluiranno queste misure, potrebbe quindi recepire le richieste avanzate dagli operatori del settore e avallate dal Parlamento. Nei giorni scorsi, infatti, anche la Commissione Ambiente della Camera, durante il ciclo di audizioni sul PNRR, ha ravvisato l’esigenza di agire sul versante della verifica preventiva di conformità urbanistica.

Superbonus, proroga generalizzata al 2023?

Su più fronti è sentita l’esigenza di estendere l’orizzonte temporale del Superbonus. Una delle ipotesi al vaglio è la proroga dell’agevolazione all’intero anno 2023, indipendentemente dalla avvenuta realizzazione di percentuali di lavori nell’ultimo anno di vigenza dell’incentivo. Oltre all’impatto economico, un intervento del genere moltiplicherebbe gli effetti positivi in termini di risparmio energetico annuo generato dagli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato. Attualmente, lo ricordiamo, il superbonus 110% scade il 30 giugno 2022. Solo per i condomìni che al giugno 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2022. Per gli ex-IACP che al 31 dicembre 2022 abbiano completato almeno il 60% dei lavori, il superbonus 110% spetta anche per le spese sostenute fino al 30 giugno 2023. 

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